Certificazione Energetica / Attestato di Prestazione Energetica
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Domande e risposte sulla certificazione energetica
FAQ Compravendite
- Ho un appartamento in condominio sito in Lombardia. Il notaio
potrebbe interrompere l'atto di compravendita e richiedere una
certificazione energetica?
Si. Dal 1° Luglio 2009 è obbligatoria
la certificazione energetica anche per gli appartamenti in condominio in
caso di compravendita.
- Ho un appartamento che sto per affittare. Ho l'obbligo alla stipula del contratto
fornire al mio affittuario la certificazione energetica?
Si. Dal 1° Luglio 2010 per le nuove stipule di contratto e per i rinnovi è obbligatorio fornire tale documento se non si vuole
essere soggette a sanzioni amministrative.
- Da mie informazioni non è più obbligatorio fare la
certificazione energetica ma solo esibirla, perchè il notaio
insiste per presentare comunque all'atto la certificazione
energetica?
Il D.lgs n. 28/2011, prescive
obbligatoriamente di indicare nell'atto a partire dal 29
Marzo 2011 un'apposita clausola
nella quale "l'acquirente o il conduttore danno
atto di aver ricevuto le informazioni e la certificazione
energetica degli edifici".
- Posso fare la certificazione energetica di un appartamento volontariamente,
rivolgendomi a un certificatore energetico accreditato anche se non è
obbligatorio momentaneamente dalla Normativa Regionale per rendere il mio
appartamento più interessante a livello commerciale?
Si. Se l'appartamento è dotato ad esempio di teleriscaldamento, caldaia a
condensazione, se è ben isolato, ha degli infissi doppi di tipo basso
emissivo conviene sempre fare la certificazione energetica. E' vero purtroppo
che ancora oggi il cittadino medio
deve ancora entrare nell'ottica che comprare qualcosa di poco
efficiente dal punto di vista energetico
convenga ma tenga conto che dal 1° gennaio 2012 gli annunci di vendita
dovranno riportare l'indice di prestazione energetica e questo renderà più importante
e redditizia la cessione di un immobile di alta qualità energetica.
FAQ Agevolazioni fiscali
- E' possibile concedere la detrazione fiscale
al coniuge, che si accolla tutte le spese, ma non ha la residenza
nell'abitazione oggetto dei lavori di ristrutturazione di risparmio energetico ?
Nel caso decida di cambiare la mia residenza per usufruire dell'agevolazione
fiscale la certificazione energetica sarà a carico del proprietario effettivo o
del familiare convivente?
No. Si consideri innanzitutto che le spese
detraibili per il risparmio energetico menzionate dalla finanziaria 2008 e
l'interpretazione dell'Agenzia delle entrate si riferiscono a spese sostenute
dal possessore, detentore o parente fino al 2° grado convivente. Un parente
convivente presumo debba per legge in ogni caso risultare con la stessa
residenza del possessore se vuole usufruire dell'agevolazione, anche perchè tale
spesa è detraibile da tale familiare nella logica di contribuire alla spesa
familiare effettivamente di una abitazione "usata" da una persona non per forza
in possesso della proprietà. In merito alla detraibilità del costo del
certificazione energetica, anche tale spesa dovrà essere detratta dal familiare
convivente (quindi con la stessa residenza). Il certificatore energetico invece
avrà cura di indicare l'effettivo proprietario sulla certificazione energetica
che è l'unico vero intestatario dell'atto.
- Il mio idraulico mi ha
consigliato di cambiare la mia caldaia con una a condensazione. Mi ha
anche informato che con tale tipo di generatore oltre ad ottenere un risparmio
energetico mi permetterà di ottenere delle agevolazioni fiscali. Io ho in casa
mia dei caloriferi e mi sembra strano che un tale sistema possa funzionare. Mi devo fidare? Per tale intervento all' Enea basta allegare la certificazione
dell'impianto dell'installatore o serve anche la certificazione energetica
dell'intero appartamento?
Si. Si deve fidare. In linea di massima la
caldaia a condensazione, pur essendo in media molto più cara degli altri
generatori ci permette di avere un risparmio energetico. Va però detto che la
presenza di radiatori a parete (caloriferi in gergo non tecnico), come nel suo
caso, le impedisce di sfruttare a pieno le potenzialità della caldaia a
condensazione. Tale tipo di impianto abbisogna di passaggio di acqua nei tubi a
più basse temperature. Per raggiungere tale obbiettivo se il suo idraulico è in
gamba le dovrà suggerire di sostenere un'ulteriore spesa aggiuntiva per dotare i
suoi terminali(caloriferi) di valvole termostatiche. La certificazione ai sensi
della Legge 46/90 e sostituita dalla normativa (DM 22 gennaio 2008,
n. 37) deve sempre essere rilasciata dall'impiantista installatore ma ai fini
della pratica Enea da inviare non è sufficiente. In questo caso è necessario da
inviare all'Enea l'attestato di certificazione energetica. Tale certificato non
può essere rilasciato dall'impiantista perchè violerebbe la normativa regionale
Lombarda per esempio o altre normative regionali. Deve essere rilasciato da un certificatore energetico accreditato.
FAQ Ampliamento abitazioni - Nuove abitazioni - Legge 10
- Sono in procinto di effettuare il recupero di un
sottotetto della mia abitazione sita nel comune di Bresso facente parte di un
condominio di 2 piani. Il comune mi ha richiesto di effettuare la relazione per
la legge 10/91. E' necessaria nel mio caso? E' necessario nominare un
certificatore energetico in corso d'opera?
Si. Nel caso di recupero di
sottotetto lei rientra negli obblighi prescritti dalla legge in quanto sta
aumentando la volumetria e di conseguenza ne sta modificando i requisiti
energetico prestazionali. La relazione della Legge 10/91 potrà essere
redatta da un termotecnico (ingegnere, perito, ecc). Lei sarà anche obbligato a
nominare un certificatore energetico in corso d'opera, oltre che ha dotare alla
fine dei lavori la nuova porzione o l'intero immobile se collegati di
certificazione energetica da depositare in comune a cura del progettista dei
lavori nella dichiarazione di fine lavori e richiesta di abitabilità dei nuovi
locali. Il termotecnico che le stilerà la relazione ai sensi della Legge 10/91
non dovrà assolutamente essere il certificatore energetico per incompatibilità
dei ruoli indicati nella legge Regionale.
- Il mio comune mi ha chiesto, al
fine di poter iniziare i lavori di ristrutturazione della mia villetta, la
nomina del certificatore energetico in corso d'opera. Tenga conto che ho solo
modificato alcune parti della mia villetta, più specificatamente ho sto
modificando il tetto e una delle pareti, migliorando energeticamente il tutto.
Il comune sta facendo un abuso o ha ragione?
Si, ha ragione, Dalla
descrizione si presume che lei abbia modificato più del 25 % dell'involucro
disperdente. Per la normativa vigente Lombarda in tal caso vi è l'obbligo di
nomina del certificatore energetico che in corso d'opera dovrà verificare il
rispetto della legge 10, il rispetto dei requisiti minimi al fine di fornirle
alla fine della ristrutturazione una certificazione energetica veritiera.
A cura dell'Ing. Luigi Petrillo del gruppo Certificatori Energetici di
Milano
info@gruppocertificatori.it